mercoledì 27 marzo 2013

Una Pasqua simply chic...

Anche la Pasqua, come ogni altro avvenimento, ma anche come ogni altro momento delle giornate, andrebbe vissuta come la si immagina... la mia sarebbe circondata da tante persone care in un giardino di campagna, con una bella tavola semplice, ma elegante...



 quello che unisce le immagini che ho scelto è di sicuro la loro semplicità unita all'eleganza più pura... colori tenui, a volte non colori, che si mescolano ai bianchi, ai grigi, agli ecrù...



Lascerò che siano le foto a parlare... vorrei che fossero utili per chi sta organizzando queste giornate festive con entusiasmo e voglia di ricevere.


Pochi esempi di cosa io intenda per ornamento delle tavole e delle case più in generale...




Non mi sento particolarmente ispirata in questi giorni... si sa, quando la testa è occupata da tanti pensieri, si trascurano i momenti e questi sfuggono.

 Auguro a tutti di trascorrere una Pasqua che segua i propri desideri e che dia tanta energia e voglia di vivere... i tempi non sono facili, ma noi troviamo sempre le nostre ragioni per affrontare i problemi e raggiungere i nostri obiettivi. Sarò sembrata un po' triste, un po' pesante... anche questa sono io... 


Un bacio a tutti da Anna... ed ancora AUGURI CARISSIMI !!!



lunedì 25 marzo 2013

Domenica delle Palme ad Acquasparta

Lavorando e scattando foto... ecco la mia domenica delle Palme... un paese, Acquasparta, una processione religiosa, turisti di passaggio ed angoli senza tempo.

Scorcio del Corso principale ed a sinistra, Palazzo Cesi, cinquecentesca dimora di una tra le più illustri famiglie  umbre-romane e sede nei primi anni del XVII sec. dell'attività scientifica del Principe Federico e della prima Accademia dei Lincei. 

 Veduta del giardino di Palazzo Cesi dal Corso Umberto I.


Ingresso del giardino di Palazzo Cesi.... completo stato di abbandono di un luogo fantastico e pieno di suggestivi angoli.






Nel paese si svolge una processione religiosa in occasione della Domenica delle Palme.


Scorci caratteristici del paese....





Dietro le fronde degli alberi si intravvede una bellissima villa liberty....



Giardino pensile... ancora i rami sono spogli, ma fra poco la ringhiera si ricoprirà dei romantici fiori della Wisteria, comunemente chiamata glicine...



Una veduta del mercatino... ecco il mio banco e quelli dei miei colleghi...insomma, la giornata è stata piacevole ed interessante, come d'altronde tutte le giornate che trascorro lavorando... il mio è sempre un utile unito al dilettevole.... e molti l'avranno capito!




....e non potevo tornare a casa senza un ricordo tangibile... le tazzine della nonna... Blue Danube!

sabato 16 marzo 2013

Un salto in Valnerina

Per chi non fosse della zona, la Valnerina non è altro che la valle dove scorre il fiume Nera. Stamattina, approfittando delle mutate condizioni del tempo, ho avuto finalmente l'occasione di scattare qualche foto...

Percorrendo questa valle, nel primo tratto da Terni, ho incontrato molti pescatori che si dilettavano lungo le rive del fiume ombroso e serpeggiante.


Sparsi qua e là, sulle cime di colline e monti, ci si imbatte in numerosi paesi in cui non mancano torri e castelli eretti a suo tempo per la loro stessa difesa.




Bei ristorantini in cui si può gustare il pesce o i gamberi di fiume si incontrano strada facendo....



Una natura rigogliosa che si prepara alla bella stagione... un cielo limpido dove perdersi....


Questi spettacoli fanno sentir bene... ci si ritempra, si gode di ciò che gli occhi possono guardare...


Lo sguardo non riesce ad abbracciare tutta questa magnificenza della natura... verde ed azzurro ai quali si aggiunge la maestria dell'uomo nel costruire paesi di rimirabile bellezza e tipicità...


Casteldilago, Arrone, Ferentillo... questi sono i nomi dei luoghi che ho raggiunto e che ho fermato in queste immagini....




I resti di una cinta muraria e di una torre... se ne incontrano tanti disseminati qua e là sui versanti dei monti in questa stupenda vallata...



Il tempo è tiranno e questo mio perdersi si è dovuto interrompere per rivolgere l'attenzione all'orologio... ma altri ancora saranno i momenti  in cui lascerò che il cuore e la mente si lascino trasportare...
 

mercoledì 13 marzo 2013

Colazione in campagna (country breakfast)

Stamattina mi sono un po' immaginata un'ipotetico allestimento di colazione in campagna... potrebbe essere, ad esempio, per il giorno di Pasqua... qui da noi si usa fare colazione con un sacco di ben di Dio. Si preparano pizze di formaggio, uova sode, affettati, coratella d'agnello, frittate alle erbe... e dolci, poi... colombe, pizze dolci...
Qui non c'è ancora niente di tutto questo... ma intanto pensiamo ad apparecchiare... magari lì per lì si aggiungerà il resto.



La mattina qui, oggi, si presenta così... un paesaggio incantato, sommerso dalla bassa nebbia che avvolge tutto in un mantello leggero.



Apro la finestra ed immagino una mattina pasquale.... tovaglia a quadri nei toni caldi del giallo ed arancio con una riga di azzurro....è il momento di rendere protagonisti i piatti di Deruta che ho lì da tanto tempo.



Le posate sono quelle acquistate da Casa Shop... si prestano ad ogni tipo di tavola... sia essa elegante, sia essa casual o campagnola.



Non ho fiori freschi in casa... il mazzolino di rose vintage si fa avanti per adornare questa tavola di campagna, semplice ed essenziale.





I portauova, sempre di Deruta, li ho acquistati da un mio collega, Maurizio, al mercato di Spello dove ho esposto qualche mese fa.



I bicchieri fanno parte del mio set di sei di Murano.... eleganti, ma non trovo che stonino, nonostante tutto, con la mia tavola country.



Concludo per oggi con il  portatovaglioli country, realizzato da me a decoupage anni fa, quando mi dedicavo a questo piacevole hobby...  tre anni di pennelli, ritagli ed odore di vernici per casa... che ne dite potrebbe essere difficile starmi dietro?


martedì 5 marzo 2013

Vintage, che passione!

Richiamando il titolo di un mio passato gruppo Fb, apro questo post oggi nel mio mondo... il mondo in cui lavoro ed in cui, appunto, mi lascio trasportare dalla passione.



 E' il mondo di Audrey, la mia preferita... modello di stile ed eleganza...


La spilla e gli orecchini con i  cristalli neri si adagiano dolcemente sul  cappello di paglia intrecciata rifilato di grosgrain nero, tipico della star inglese.


Il bracciale anni '60 di Monet si appoggia, invece, sul foulard firmato Schiaparelli, anche lui esageratamente vintage.


Pieni anni '60.... la parure di Sarah Coventry con gli smalti bianchi e le forme delle corolle è un manifesto di quell'epoca.


Rimaniamo sempre negli anni '60... boom economico e boom dei bijoux americani...


L'anello con cristalli color topazio e cabochon del colore della corniola risale agli anni '50 circa... gli fanno da sfondo un bel paio di occhiali originali dell'epoca, un abito lo stesso vintage ed una borsa in ecologica con manico in bambù (il manico è vintage, anche quello).


Altro modello di orecchini marcati S. Coventry.... il motivo del fiore è ricorrente negli anni 50-'60 e le donne si ornavano di queste splendide forme.


Per finire non  può mancare il classico, ma sempre elegante filo di perle ben accostato ai magnifici orecchini di Trifari, risalenti agli anni '60.

A presto... con il mio classico, ma anche stravagante modo di passare di palo in frasca, come si usa dire...












sabato 2 marzo 2013

Sulle orme di Jacopone

 O iubelo de core,
che fai cantar d’amore!

Quanno iubel se scalda,
sì fa l’omo cantare;
e la lengua barbaglia,5
non sa que se parlare;
drento no ’ pò celare
(tant’è granne!) el dolzore.

Quanno iubel c’è acceso,
sì fa l’omo clamare.10
lo cor d’amor è apreso,
che no ’l pò comportare;
stridenno el fa gridare
e non virgogna allore.

Quanno iubelo à preso15

lo core ennamorato,
la gente l’à ’n deriso,
pensanno el so parlato,
parlanno esmesurato
de que sente calore.20

O iubel, dolce gaudio,
ch’è’ drento ne la mente!
Lo cor deventa savio,
celar so convenente;
non pò esser sofferente25
che non faccia clamore.

Chi non à costumanza
te reputa empazzito,
vedenno esvalïanza
com’om ch’è desvanito.30

Drent’à lo cor firito,
non se sente de fore.


(Jacopone da Todi)


Un'uscita rapida, stamani, ma interessante e ricca di contenuti... mi sono portata nella terra del grande poeta e religioso che ci lasciò poche sue notizie, ma almeno i suoi scritti... sì,  parlo di Jacopone da Todi ed il paese è, naturalmente, Todi stesso.



Appena giunti alla sommità della collina, si prende a sinistra di una porta e si percorre, esternamente alle mura, la strada che conduce al centro storico. Prima di arrivare, ci si trova difronte ad una meraviglia dell'architettura rinascimentale,  il Tempio di Santa Maria della Consolazione. 



L'architettura di gusto classico si pone in antitesi al carattere medioevale del centro storico di Todi. Dopo una breve sosta per scattare qualche foto, ho ripreso il cammino ed ho goduto di questo eccezionale panorama...





 All'interno delle mura, la mia attenzione viene catturata dalla chiesa di S. Fortunato e dalla sua maestosa scalinata. La chiesa, risalente all'incirca al milleduecento, è di stile gotico.


Vento di tramontana... freddo rigido, quindi... ma non sento niente... il sole tiepido mi scalda il viso e la passione anche di più...
Dopo qualche decina di metri, mi ritrovo davanti ad uno spettacolo come pochi ce ne sono (certo in Italia è azzardato dirlo), la piazza del Popolo con il Duomo dell'Annunziata ed i bellissimi palazzi che si erigono attorno.


I particolari sono quello che più mi affascina... questo è il rosone che è sopra il portale del Duomo... un ricamo, praticamente... incantevole!


Nella piazza mi soffermo ad ammirare le facciate dei tre palazzi: il Palazzo dei Priori, il Palazzo del Capitano ed il Palazzo del Popolo.



Questa è la torre trapezoidale del Palazzo dei Priori... mentre guardavo, mi chiedevo... ci vorrebbero giorni per catturare l'essenza di questi luoghi... a riuscirci, poi... 


A lato della piazza principale, quella appunto del Popolo, mi sono ritrovata in un altra piazza  di cui non ricordo il nome ornata da una statua centrale di Garibaldi e con una terrazza belvedere che si affaccia su un panorama magnifico.



Sarei stata lì per ore... aria fredda, ma pulita... una vista a perdita d'occhio... è così che ci si sente liberi.... ed appagati.





La mia visita a Todi, per oggi, finisce qui... ho tante cose da fare per prepararmi alla giornata di domani.... il lavoro mi chiama, a presto!